GIADA

La felicità attraverso lo Yoga

Con gli occhi chiusi e il respiro lento e profondo mi lascio fluttuare come fossi una nuvola leggera.

Il corpo fisico sparisce mescolandosi con l’ambiente circostante: sto volando penso, sta succedendo davvero. Mi lascio scorrere tra i pensieri come fossi trasportata dalle acque di un fiume. Galleggiando con il corpo e la mente, mi godo il viaggio lasciandomi attraversare da ogni sensazione e sentimento.

Qui ha tutto inizio. Respira Giada, respira…qui e ora.

Ricordo la prima lezione di Yoga come fosse ieri.

Nel mio caos cosmico decido di provarle tutte: bioenergetica, arrampicata, equitazione, nuoto, corsa, mindfulness, arte ed una buona dose di aperitivi dal tasso alcolemico decisamente impegnativo.

La verità è che ero alla ricerca di quel famoso stato emotivo e mentale chiamato “felicità”. Semplice no? Una cosa da niente dicono.

Tutti noi nasciamo con uno scopo: essere felici!

Ogni nostra azione, come: acquistare una bella casa, amare qualcuno, preparare un buon piatto, ricevere un complimento a lavoro, tenersi in forma, è mossa dallo stesso obiettivo: essere felici.

Questa ricerca era quindi la conferma che stava iniziando un cambiamento radicale e che aveva bisogno di esprimersi, urlare al mondo che la vita è bellissima nonostante tutto.

Il raggiungimento della felicità e della quiete interiore si rivela quando sganciamo il controllo e smettiamo di correre verso la perfezione.

Entro in punta di piedi nella sala, l’incenso appena acceso mi trasporta in una dimensione ultraterrena, srotolo il tappetino timidamente, ignara di come potermi posizionare sopra di esso.

Mi ripeto di provarci, come ho sempre fatto.

Chiara (la mia insegnante) comunica poco, lascia che sia il corpo a guidarmi e parlarmi. Decido di seguirla nei suoi movimenti. La mia goffaggine iniziale lascia spazio ad una danza libera fatta di respiri profondi, commozione e tendini che tirano. Anche nel silenzio, stavamo comunicando. Eccome! L’energia che si diffonde in quei pochi centimetri di tappetino è immensa.

Finalmente ritrovo la mia realtà, il mio sé interiore, il mio zen!

È fatta! Quel corso aveva cambiato la mia vita.

Lo yoga, attraverso i suoi livelli di lettura sempre più profondi, arricchisce le mie giornate e capisco di non poterne più fare a meno.

Decido di condividere la mia piccola ma intensa esperienza con le persone, dedicandole del tempo indefinito. Un tempo non scandito dalle lancette dell’orologio ma dal battito del cuore e dal suono del respiro. Lascio che il corpo comunichi quello che vuole come vuole attraverso alcune asana: Virabhadrasana (posizione del guerriero), Adho Mukha Svanasana (posizione del cane a testa in giù), Balasana (posizione del bambino) e molte altre ancora.

Questa diventa a tutti gli effetti la forma di comunicazione più potente e intima mai provata.

Attraverso lo yoga scopro così di avere non solo una mente ma anche un corpo fisico fatto di tendini, sudore, bpm altissimi e muscoli tremolanti. In silenzio parlo con le mie dita, comunico con le mie mani mentre volteggio, salgo, scendo, apro il torace, libero il cuore, inizio un discorso interiore, fatto di comprensione e gentilezza.

Non importa chi siate o a che punto vi troviate nella vostra vita oggi.

Lo yoga è pronto ad accogliervi sempre, andando al di là dei comportamenti limitanti che possono affliggerci, avvicinandoci alla felicità e al dialogo più intimo mai sperimentato con noi stessi.

E questo, per me, è uno dei più grandi metodi di comunicazione.

Giada – La Zen

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