ELISA

Scegliereste di essere chi siete?

Qualche giorno fa, mi sono imbattuta in un vecchio monologo – inedito – scritto dalla compagnia del “Teatrino” di Alba per la rappresentazione Teatrale “Non facciamone un dramma” e mi sono soffermata a pensare. Nonostante il tempo, le sue parole arrivano, ancora, dritte al cuore e creano un cortocircuito con la mente. Tra le tante, una domanda, in particolare, mi ha sempre affascinata:

Scegliereste di essere chi siete?

Mi ricordo benissimo la sensazione di gridarla ad alta voce, sul palco, e immaginare gli occhi sbigottiti di chi la riceveva, precisa e puntuale. Ai tempi, quando l’avevo portata in scena, rappresentavo Cassandra. Oggi, la riporto sotto i riflettori della lettura, come La Teatrante, la personalità sensibile alle arti tra le trenta di ALF.

E quindi, vi chiedo:

scegliereste di essere chi siete?

Personalmente… non saprei rispondere.

So solo che, come ALF, anche io me lo chiedo tutti i giorni e, tutti i giorni, mi dico che la vera bellezza è non avere una risposta assoluta ma la possibilità di identificarsi in qualcosa di sorprendente, sempre diverso e sempre sfaccettato, orgoglioso in tutte le sue sfumature.

Io scelgo di essere:

ALF.

La Teatrante.

Cassandra.

Elisa.

Buona lettura:

So già la risposta ma voglio domandarvelo ugualmente:

scegliereste di essere chi siete?

Voi e i vostri ricordi

Voi e i vostri sbagli

Voi e le vostre conquiste?

Tornando sui vostri passi, avreste qualche dubbio?

Perché io credo, io vedo, che avete voluto tutto.

Il male come il bene, la vendetta come il perdono, avete scelto l’amore e il sangue.

Avete scelto voi.

E adesso mi implorate? Che cosa volete sapere? Devo forse rivelarvi cosa crescerà da un seme che voi stessi portate in pancia? Da un uovo che covate gelosamente dalla nascita?

Lo so io, lo sapete voi. Lo sapete come andrà a finire.

Lo sapete. Sarà una disfatta, sarà carne lacerata, lacrime, solitudine e pianto, vergogna e fuga, sarà peggio di quanto avreste mai potuto immaginare nelle vostre brame notturne, nelle vostre attese.

Cadrete.

Ma sarà per sempre.

E non ci sarà orecchio che non abbia udito il vostro nome.

Custoditi tra le pagine, ricordati, nominati, dipinti.

Interpretati.

Vivrete di più, prima vivi di una vita piena e poi vivi ad ogni menzione di voi.

Eterni.

So già la risposta ma voglio domandarvelo ugualmente:

Scegliereste di essere chi siete?

Elisa – La teatrale

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